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17/02/15

Conferenza di maschere internazionale intorno alla Zeppola di Carnevale...






"Intorno ad un tavolo rotondo si incontrano le maschere del mondo
Son di certo quasi tutte italiane a vanno a discutere di cose alquanto strane...
Tra il profumo della Zeppola nel Tiano
Parlano di un argomento alquanto malsano.
Dicon che nel mondo ci son troppe guerre e si lamentano per bombe che cadono come stelle
Parlan di guerre con le armi e di altre da combattute con gli inganni
Cercan di capirne la ragione fondamentale, ma il discernimento su certi argomenti non è cosa normale
Cercano di trovare una soluzione ma le maschere, si sa, sono solo una tradizione
Discutono con veemenza e rischiano a loro volta di fare guerra a chi reagisce con violenza
Conoscon dei pagliacci al potere che ciarlano per discutere su questo guazzabuglio mondiale e che cercherebbero al condizionale di risolvere un malessere generale
Ma i pagliacci dittatori buttan fuori solo errori e gli orrori delle tragedie vengono sovrastati dalle
falsità che si inventano per coprire faccende serie
La soluzione certo, sarebbe solo amare e rispettare ma questo, ormai, non è più facile da fare e
l’amore in generale lascia il posto al puro interesse di ogni singolo essere umano o, animale
Ogni cuore si è indurito e scioglierlo sarebbe un compito ardito
Così, decidono di voler proclamare un giorno per uno scherzo generale e lo chiameranno Carnevale
Si potrà scherzare e fare festa e si giocherà a chi si traveste da piedi a testa
Per un giorno ci si potrà scordare di questo mondo surreale perché, l’indomani, si dovrà tornare a
combattere per mangiare
Viva viva l’illusione, la conferenza, la Zeppola di Carnevale e la voglia di festeggiare per evadere
con il pensiero dal mondo reale..."



Ooooh... cosa vi vado a raccontare... il mio più bel ricordo del carnevale....



Questo mio è un ricordo allegro e pieno di serenità legato ai periodi del carnevale di quando ero adolescente. Nel mio paese di origine si usava festeggiare il giorno di carnevale e i giorni precedenti allo stesso, con un dolce semplicissimo, ma di una bontà superba cotto nel famoso "RUOTO" (Teglia) o, TIANO (Tegame di terracotta) sul fuoco del camino di casa...

Venite con me che vi porto un po' a spasso nei miei ricordi...
Ebbene sì! Nel mio paese di origine in tutte le case, vecchie e nuove, c'è un camino e molto spesso, anche il forno a legna per cuocere il pane e altre leccornie salate e perché no! Anche dolci...
Era veramente una festa il rito di cucinare la Zeppola ricordando i carnevali passati della comunità e quine trovate un po di storia.
Forse il mio vi sembrerà un ricordo banale, ma mi piacerebbe trasmettervi la magia che la mia mente associa a tale rito casalingo.
Con i miei parenti si era soliti onorare tutte le tradizioni familiari a casa della sorella di mio nonno Felice, la Cara Zia Assunta.
Lei era una narratrice perfetta e pur essendo anziana, non mi annoiava mai ascoltarla raccontare la saggezza legata alla sua sapienza e alle motivazioni che spingevano tutte le tradizioni popolari. Aveva una memoria perfetta e mentre con il resto della famiglia ci si adoperava a preparare il fuoco, a preparare e ad amalgamare insieme gli ingredienti per questo leccornioso dolce, lei ci allietava con i ricordi piacevoli degli avi e delle cosiddette Macchiette di Carnevale che pur avendo ascoltato decine e decine di anni a dietro erano, dalla Zia Assunta, perfettamente recitate.
L'aspetto della Zeppola di Carnevale Carinolese è una via di mezzo tra la crepe e il pancake perché, è alta come quest'ultimo ma, il recipiente nel quale si cuoce, il "Ruoto di Terracotta", sembra simile ad una crepiera. 
Il Ruoto è come una teglia dai bordi bassissimi e viene plasmato con la terracotta grezza ed utilizzato solo per cucinare la Zeppola di Carnevale. Il recipiente non è smaltato e la particolare caratteristica dello stesso, è data da una serie di fori praticati al centro del recipiente. Questa caratteristica, insieme alla mancanza di smalto fanno si che mentre l'impasto si cuoce si creino dei buchi e in questo modo, quando si affetta il dolce si ha l'effetto ottico simile al nido di ape. Il dolce deve essere completamente bucato su tutta la superficie altrimenti, se il nido di ape non si forma trattandosi di un impasto abbastanza umido, il dolce resterà sempre crudo anche se il fondo si brucia.
Questa dolcezza va cotta direttamente sul fuoco del camino appoggiata su un treppiede in dialetto “Treppete”.
Ecco a voi una foto molto significativa.

In sostituzione del fuoco potete cuocere la zeppola in forno ventilato a 260° facendo riscaldare almeno per 30 minuti la teglia di terracotta, ma per chi di voi non può comprare una teglia di terracotta potrà utilizzare il testo romagnolo da mettere in forno lasciandolo riscaldare bene.



E' ora però di non tediarvi più con i mie mielosi ricordi ed ecco, finalmente, la ricetta:
Ingredienti:
3 uova;
Un pizzico di sale;
5 cucchiai di zucchero semolato (più quello da spolverare sul dolce pronto);
Farina “00” gr 500;
mezzo litro di latte intero;
mezzo litro di acqua;
2 bustine di vanillina;
buccia di 1 limone BIO grattugiata;
5 cucchiai di sugna sciolta o, 'Nzogna in dialetto;
un cucchiaio di cannella;
4 cucchiai di liquore a piacere.

Procedimento:
Amalgamare gli ingredienti a partire dalle uova nell'ordine indicato precedentemente. Se cuocete sul fuoco prima di versare l'impasto per la cottura assicuratevi che la vostra teglia sia abbastanza calda provando a lasciare un pezzetto di carta sul recipiente, che sarà pronto quando la carta stessa diventerà scura.
In genere la cottura della prima zeppola è di prova infatti, soprattutto se si usa la teglia di terracotta, si farà fatica a staccare il dolce, però una volta pulito il recipiente, si creerà una patina che farà in modo che con la seconda cottura sarà possibile staccare dalla teglia facilmente l'impasto.
Una volta cotta ed impiattata, la Zeppola va cosparsa di abbondante zucchero semolato e se preferite, spolverizzate ancora con la cannella.



Vi ringrazio di essere arrivati fino in fondo a questo post e di avermi accompagnato nei miei vecchi e sereni ricordi.
A presto e buon Carnevale!
Mrs Gra
















10 commenti:

  1. quell'immagine con il trepiedi nel camino mi ha fatto tornare bambina, alla casa dei miei nonni...va be malinconia a parte questo dolce lo proverò sicuro perchè adoro le ricette antiche m ala cottura sarà moderna in forno!
    baci
    Alice

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    1. Grazie mille Alice!
      Ti assicuro che è tanto semplice ma anche tanto buono. Ovviamente il coccio è l'ideale ma in forno con un testo romagnolo, senza manico ovviamente, non è male ma, se sei lontana da Caserta però conosci qualcuno che lavora la terracotta e gli fai vedere le foto, credo non abbia difficoltà a riprodurti il "Ruoto".
      Grazie per essere passata e a presto!
      Gra

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  2. Ma che bel post ricco di ricordi e tradizioni, proprio come piace a me!!
    Questo dolce mi incuriosisce moltissimo, graditissimo regalo:)
    Un abbraccio e grazie!!

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    1. Ragazze se riuscite a farlo fatemi sapere 😊 se volete conoscere il posto dove poter trovare il famoso "Ruoto", sarò lieta di darvi i riferimenti utili.
      A presto!
      Gra

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  3. Ragazze se riuscite a farlo fatemi sapere 😀 se volete conoscere il posto dove poter trovare il famoso "Ruoto", sarò lieta di darvi i riferimenti utili.
    A presto!
    Gra

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    Risposte
    1. ciao, mi potresti dare info su dove trovare il RUOTO per la zeppola?
      grazie

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    2. Ciao cara 😊
      Il ruotò puoi trovarlo a Cascano di Carinola in provincia di Caserta. Il paesino è molto piccolo ma tutti conoscono la fabbrica di terracotta che produce tutti oggetti artigianali legati alla tradizione e non. Non ho link da poterti dare, purtroppo é necessario recarsi di persona nel negozio di Cascano. A meno che tu non sia lontana e possa commissionare qualcuno della zona che conosci. Qui http://imprese.link/3221579-vellone-giovanni-lavorazione-terrecotte
      a link precede ente indicato trovi indirizzo e numero di telefono. In genere hanno sempre i Ruoti per la zeppola ma, è sempre meglio accertarsi prima.
      Grazie mille per essere passata 😉

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    3. grazie mille, conosco bene la zona, mio padre e mia nonna sono di casanova.
      farò una telefonata così quando passo sono certa di trovarlo.
      grazie ancora

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  4. Simpaticissimo e molto interessante questo tuo post.... e vai di zeppola, bravissima!!!!

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    1. Ti ringrazio! La semplicitá delle ricette popolari è direttamente proporzionata alla bontà!
      Più É semplice, più è bbbbuonooooo

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Grazie per i tuoi suggerimenti