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23/12/15

Struffoli


"Perline dorate colorano la tavola di Natale
La preziosa magia della tradizione rallegra il cuore di chi ama festeggiare
Struffoli e convivialità per la festa della Natività"

21/12/15

Confettura di Mele Annurche per i vostri regalini di Natale


Non Avete ancora provveduto all’acquisto di tutti i regali di Natale?

Beh… siete ancora in tempo per prepararli in casa artigianalmente, vi ci vorranno solo poche ore e avrete tutti i vostri pensierini sotto l’albero.

Una bella confettura di “Mele Annurche”, una squisitezza sublime!





30/11/15

Crostata ricoperta di Giovanna...


Cari tutti,
oggi vi presento uno dei miei dolci preferiti …
Sarebbe bello potermi attribuire il merito dell’invenzione della ricetta però, non sarebbe deontologicamente corretto.
Questo è un dolce che mi accompagna sin dall’adolescenza e che rievoca in me sempre, ricordi molto piacevoli… E’ di una bontà sublime e anche solo la visione della fetta di Crostata Giovanna, porta in se un candore e una tale sensazione di leggerezza… sembra una delle nuvolette del celeberrimo cartone animato di “Heidi”. 


Giovanna è una delle mie più care amiche, ci conosciamo da quando avevamo 6 anni... Ho assaggiato per la prima volta questo dolce a casa sua anche in più versioni, con varianti diverse che, vi descriverò in seguito. La presenza di questa Leccorniosa Crostata da allora, ha accompagnato tanti festeggiamenti importanti e anche tanti pomeriggi invernali passati davanti al camino a raccontarsi mille segreti adolescenziali, in compagnia della musica dalla radio… Ehhh… come passa in fretta il tempo… Ma ritorniamo al Dolce.
Dopo averlo assaggiato più e più volte, ho chiesto a Giovanna la ricetta e dopo aver annotato gli ingredienti, le ho chiesto il nome del dolce così lei mi ha risposto - Boh!
Poi mi ha guardato e mi ha detto ancora - Crostata Ricoperta!-.

Probabilmente ne è autore il cognato pasticciere  ma, non conosceremo mai esattamente la paternità di questa ricetta né, il periodo in cui il dolce è stato sfornato per la prima volta , per noi si perde nella notte dei tempi per cui, resterà per sempre la “Crostata Ricoperta di Giovanna”

Di seguito vi indico la dose per una teglia da 30 cm di diametro ma, essendo troppo grande, spesso io, con le stesse dosi,  riesco a anche ricavarne 4 teglie da 18 cm

Dose per la Frolla:

250 gr di Zucchero semolato (meglio se zucchero a velo)

450 gr di Burro tagliato a cubetti e a temperatura ambiente

3 Uova

1/5 bicchiere di Sambuca oppure, un po’meno se avete l’anice puro;

700 gr di farina “00” (per i celiaci si può sostituire con amido di mais, farina di riso, farina deglutinata oppure, un mix di tutte);
2 bustine di lievito per dolci (per i celiaci assicurarsi che sia senza glutine come per esempio QUESTO oppure QUESTO)

Dose per il ripieno:
700 gr di ricotta vaccina;
250 gr di zucchero;
200 gr di gocce di cioccolato fondente.
Per la decorazione, zucchero a velo

Procedimento:
Prima di iniziare, come sono solita ricordare, è sempre bene setacciare la farina, il lievito e lo zucchero e usare le uova a temperatura ambiente e non da frigo, avendo cura di lavarle bene.
Impastate quindi la frolla aggiungendo gli ingredienti nell’ordine in cui sono stati descritti e poiché, la ricetta prevede un quantitativo di burro molto elevato, sarà necessario, una volta pronto l’impasto, lasciarlo in frigorifero per almeno un’oretta altrimenti risulterà impossibile lavorarlo.
Anche per il ripieno amalgamate gli ingredienti per la crema, nell’ordine in cui sono stati elencati.
Procedete con lo stendere la frolla ricoprendo solo il fondo della teglia usando poco meno della metà dell’impasto, versatevi sopra la crema ottenuta con la ricotta, lo zucchero e le scaglie di cioccolato e ricoprite con tante piccole palline tutta la superficie del dolce avendo cura, di non lasciare tanto spazio tra una pallina e l’altra.
A questo punto, si può infornare il tutto a 170/180° in modalità statica per 20/25 minuti o comunque, fino a che il dolce non sarà leggermente dorato. 
La cottura è uno dei passaggi fondamentali di questa ricetta perché, se il tutto resta molto tempo in forno, la frolla indurisce troppo e non risulterà soffice, cambiando totalmente il sapore della torta. Lasciate raffreddare completamente la crostata prima di riporla nel piatto da portata.
Posso suggerire tante varianti golose, come per esempio sostituire il ripieno con uno strato di marmellata che più vi piace oppure, ultimamente, io aggiungo alla crema interna anche 2 pere mature tagliate a piccoli cubetti o, ancora, farcirla come preferite, a voi la scelta, l’importante è usare un’amorevole fantasia.
Mentre preparate questo dolce vi propongo di ascoltare i brani legati al  ricordo della mia Crostata Ricoperta di Giovanna…
Il primo è un pezzo interpretato da Anna OXA nel 1983 e benché un po’ più vecchio rispetto all’epoca in cui si preparava questa crostata per le prime volte, lo si ascoltava spesso mentre stavamo insieme e lo trovate
                               QUI
                     e ovviamente anche QUESTO 
                   Alla prossima avventura in cucina
                            A presto!
                             Mrs Gra




18/11/15

Risotto con Crema di Zucca, Porcini e Castagne


Una delle coccole a tavola, da condividere in convivialità durante questo periodo dell’anno, è senza dubbio, il risotto che sto per presentarvi…




Immaginate già il profumo che emanano i porcini cotti con l’aroma fresco del rosmarino e dall’aglio uniti, ad un gustoso e cremoso risotto con zucca insieme ad abbondante parmigiano…. Leccornioso e Sublime primo piatto che riscalda il cuore e l’anima dei commensali e che coccola il palato…



E’ inutile cincischiare con giri di parole e mettiamoci a lavoro!

31/10/15

Biscotti d’Autunno con frolla di zucca ripieni alla crema di castagne con uva e biscottini di sfoglia

Questo è il periodo dell’anno che amo di più…
Amo i suoi colori e i sapori dei frutti che  la terra offre preparandosi all’inverno.
A me personalmente, non piace molto la consuetudine ormai avviata anche in Italia di festeggiare Halloween perché, essendomi documentata sulle origini di questa festa anglosassone, che troverete qui e, su ciò che rappresenta per il mondo dell’occulto, credo che ci sia poco da festeggiare… però!
E’ una buona scusa o, occasione, per preparare dei dolcetti con la frutta e gli ortaggi presenti in questo periodo: Zucca, castagne ed Uva che non provengono dal mio orticello questa volta ma, sono tutti prodotti BIO.
A voi di seguito la mia ricetta dei Biscotti d’Autunno ripieni alla crema di castagne:



22/09/15

Dolcetti Angel Cake di fine Estate...







 Un dolcetto per salutare la fine dell'estate con i frutti della mia pianta di lamponi...


Curiosiamo un po' insieme nelle mie introspezioni  e nella mia cucina, se vi va.

Riflettevo, scattando le foto ai miei dolci e preparandole per la pubblicazione sul blog, a come questo periodo dell'anno rappresenti, inconsciamente in ogni uno di noi, un cambiamento, un passaggio.
Si sa, i cambiamenti vengono vissuti in maniera diversa da individuo ad individuo ed è fisiologica la nostalgia  per un periodo pieno di sole, vacanze, passeggiate spensierate, spiagge, escursioni, nuovi amori, amici, e speranze.
Per qualcuno la nostalgia scaturisce in una crisi, per altri è un pretesto per crogiolarsi nei ricordi, alcuni invece riflettono sul proprio futuro e per altri ancora rappresenta un'occasione per creare un nuovo dolce, che consoli la delusione delle speranze vane.
Una ricetta che abbia in se tutti i colori più belli dell'Estate e che possa essere vissuta in convivialità con chi più amiamo per scacciare via la nostalgia.

La fine di questa periodo dell'anno ha ispirato tanti musicisti ma stranamente, nonostante tutti la chiamino bella stagione, la maggior parte dei pezzi musicali legati al tale ricordo sono nostalgici e talvolta anche tristi.
Mi fa piacere  farvene ascoltare qualcuno che troverete alla fine della ricetta però, ora, consoliamoci per benino preparando questi dolcetti LECCORNIOSI di Angel Cake e nel leggerne la preparazione calcolata per circa 12 porzioni, pensate già chi invitare per gustarli dopo un bel pranzo all'aperto.
Non c'è niente di più bello, per un cuoco, che condividere a tavola le gioie e i sapori legati all'alchimia della propria cucina...







Come ho già descritto nella prefazione alla ricetta, con la dose per una Angel Cake che trovate qui, riuscirete a farcire all'incirca 12 dolcetti. Io non essendone fornita, non ho usato il tipico stampo per la torta bensì, uno stampo per il babbà grande che, ha lo stesso diametro in basso dello stampo tradizionale ma, con un diametro nella parte alta un po' più grande per cui, con questo recipiente avrete una torta leggermente più bassa di quella tradizionale e si presterà meglio per la nostra preparazione.

Di seguito le dosi e la preparazione per farcire il dolce...

Dose per la crema pasticciera la trovate qui basta moltiplicare per 6 il tutto.

Dose per la riduzione di lamponi:
300 gr di lamponi; 60 gr di zucchero;
Basta farli cuocere con lo zucchero in una padella per 5/10 minuti poi filtrare il tutto in modo da escludere i semini del frutto ma io non effettuo questa operazione, preferisco lasciare i semi.

Mezzo Bicchiere di limoncello diluito in acqua.

Procedimento:
Tagliate a fettine di poco più di 1centimetro la Angel Cake.
Per ogni dolcetto saranno necessarie 3 fette della torta per formare gli strati.
Il primo strato verrà bagnato con un cucchiaio e mezzo dello sciroppo con acqua e limoncello, e farcito con la crema pasticciera. Il secondo strato, anch'esso bagnato con lo sciroppo di limoncello e acqua, andrà farcito con la riduzione di lamponi e in ultimo il terzo strato bagnato con lo sciroppo, andrà farcito con crema pasticciera mischiata con la riduzione di lamponi formando, con la sac à poche, il decoro come nella foto ricoprendo tutta la superfice della fettina di torta. il tocco finale sarà un lampone in cima alla crema...

Buona preparazione, buon inizio di autunno e buon ascolto dei brani che ho indicato di seguito.

A presto! Mrs Gra


Bruno Martino "Estate" 

e la versione di Chet Beker


03/09/15

Frittelle di fiori di Zucca e Zucchina ...


Non c'è estate che si rispetti senza una ricetta Leccorniosa con gli ortaggi principi dell'orticello di casa mia.

Come ben sa chi visita il mio blog, ho una passione smisurata per questo ingrediente così semplice, bello, colorato e succulento.

Oggi vi propongo un piatto finger food che sono sicura amerete tutti e che dopo aver assaggiato amerete ancora di più!


Le frittelline di fiori di Zucca e/o di Zucchina sono facilissime da preparare e soprattutto veloci da cuocere e da portare in tavola.

Come sempre vi lascio di seguito tutto quando serve sapere per cucinare questo gustosissimo sfizio fritto


Ingredienti per 4 persone:
200 gr di Farina;
160 gr di acqua frizzante;
un pizzico di bicarbonato;
sale q. b. ;
pepe q. b. ;
uno spicchio di aglio tritato;
500 gr di fiori di zucca e/o zucchina tritati grossolanamente
un uovo;
olio di semi di arachidi per friggere.





Preparazione:
Versate in un recipiente la farina, il pepe, il sale, il bicarbonato e l'aglio tritato, mescolare il tutto con l'acqua e in fine aggiungere l'uovo. Appena avrete amalgamato il composto unite alla pastella i fiori di Zucca.
Fate riscaldare abbondante olio in una pentola e friggete le frittelline versando il composto un cucchiaio alla volta e appena saranno ben dorate adagiatele sulla carta assorbente da cucina.
Tutto qua! E le vostre frittelle saranno pronte per essere gustate.
Saranno buonissime da mangiare sia tiepide che fredde.



Buona preparazione e a presto!

Mrs Gra




18/08/15

Risotto con crema di asparagi e Vongole Veraci


Ciao a tutti!
Io non sono di sicuro un grande chef ma,

 anche io ho la mia personalissima ricetta per

 cucinare la crema di asparagi.
Da quando ho provato ad unire,

  quest’ultima al risotto, è diventato il

 mio modo preferito per cucinare questo 

splendido cereale.
Da anni vedo gli asparagi abbinati al pesce e

 ho voluto provare  con le

 vongole veraci, uno dei molluschi che 

preferisco. 
 
Se avete voglia di curiosare nel post 

“Gnocchetti di Zucca con Vongole Veraci”

  troverete un po’ di suggerimenti e 

trucchetti per scoprire come acquistare le

 vongole migliori e più fresche.

Certo questa non è la stagione degli asparagi

 che crescono spontaneamente in primavera 

ma, li potete trovare surgelati o, congelarli voi

 durante il periodo giusto. Io personalmente

 avevo congelato la crema già pronta quindi 

 ho solo provveduto a fare il brodo vegetale 

prima della preparazione del piatto. 
Questo succulento primo piatto è uno dei

 preferiti a casa mia e ve lo presento con

 molto piacere.


Buona preparazione!



Ingredienti per 2 persone: 

150 gr di riso carnaroli;
 
400 gr di asparagi verdi;
750 gr di vongole veraci;
olio EVO q. b.;
sale q. b.;
pepe q. b.;

Vino bianco 1/2 bicchiere;
Prezzemolo q. b.
 
per il brodo vegetale acqua q. b. , uno

scalogno, una carota, sedano e una manciatina

di sale


Procedimento:


Dopo aver fatto bollire il brodo vegetale per 

20/25 minuti unitevi gli asparagi privandoli solo

dell’estrema parte finale più dura e lasciate 

cuocere questi ultimi per altri 15/20 minuti.

Terminata la cottura del brodo prelevate gli 

  asparagi insieme a qualche mestolo di brodo,

 unitevi un cucchiaio di olio EVO e frullate il

 tutto con il minipimer. Ecco pronta la vostra

 bella crema.

Ora preoccupiamoci di cuocere in una padella le

vongole ma, assicuratevi prima che queste

siano già spurgate. Dopo averle lavate bene

 unitele all’olio (2 o 3 cucchiai) che avrete 

fatto soffriggere con aglio e gambi di

 prezzemolo. Vedrete che il forte calore 

dell’olio farà aprire in fretta i molluschi e a

 questo punto spruzzate la padella con mezzo

 bicchiere di vino bianco a temperatura

 ambiente e aspettate che le vongole si

 aprano. Appena terminata la cottura, sgusciate

 ¾ dei molluschi lasciando la restante parte 

nei gusci e coprite le vongole con coperchio per evitare che si secchino. L’acqua di cottura potrete 

conservarla filtrandola per assicurarvi che non

 siano rimasti residui di sabbia ed utilizzarla 

durante la cottura del risotto.
A questo punto siamo pronti per il nostro 

riso…
Tostate quest’ultimo facendolo saltare in una 

padella abbastanza larga in modo da rendere la

 tostatura stessa uniforme (per questa operazione basta poco meno di un minuto) e quando, toccando

 un chicco lo sentirete bollente, spruzzate con

 mezzo bicchiere di vino bianco a temperatura

ambiente e un mestolo di acqua delle vongole.

 Appena evaporato il tutto cominciate ad unire

 alternando un mestolo di brodo vegetale che 

avete precedentemente preparato e l’acqua 

di cottura dei molluschi. Il riso impiegherà 

15/20 minuti per raggiungere la cottura ma, 

qualche minuto prima aggiungete la crema di 

asparagi, mantecate il riso una volta cotto,con

 le vongole con e senza guscio con un

 cucchiaio di olio EVO. Lasciate riposare un

 minuto, impiattate il vostro succulento e

 leccornioso piatto ed il gioco è fatto! 
 
Assaggiate a fine cottura se il risotto va 

aggiustato di sale.
Ah… dimenticavo… prima di portare a tavola,

guarnite con una spruzzatina di pepe macinato

fresco.





Fatemi sapere cosa pensate del piatto e come

 sempre vi ringrazio di essere arrivati fino in

 fondo al post.

A presto!

Mrs Gra

16/04/15

Torrette al Limone...


Quest’anno lo scorso 8 marzo l’ho festeggiato a casa con il mio maritino e ho preparato queste succulente
tortine... 

06/04/15

Colomba con Crema di Limoncello

Ciao a TUTTI!

Ecco le mie Colombine di Pasqua!

Avrei voluto avere il tempo per postare la ricetta prima del giorno della Festa ma, quest'ultimo periodo è stato un po' impegnativo....

Per cui molto velocemente vi presento le mie LeCcOrnIosE Colombe ^_^

Ed ecco me a lavoro.













08/02/15

Eternamente Tuo, Eternamente Mia, Eternamente Nostri…CeeseCake




Eternamente Tuo,


Eternamente Mia,


Eternamente Nostri…



Queste sono le ultime righe che concludono una serie di scritti, le cosiddette “Lettere all’Immortale Amata” un manoscritto di Ludwig van Beethoven del 6 e 7 luglio 1812.

01/02/15

Torta Polenta, Prugne ed Idianello





Rieccoci qua!
Non negatelo lo so che la maggior parte di voi si starà chiedendo cosa sia l’Indianello  ed io molto volentieri ve lo vado a spiegare.
Si tratta di un liquore fatto con i fichi d’india ed è tipico della Calabria.
E’ stata una piacevole scoperta di qualche anno fa durante le mie prime vacanze in Calabria dai miei suoceri. Il liquore è molto gustoso e si adatta bene anche alla preparazione dei dolci come il mio ma, mescolato con acqua e zucchero credo possa prestarsi anche come ottima bagna per le torte.
Ad essere del tutto sincera mi era rimasta l’ultima quantità per un bicchierino nella bottiglia e poiché ogni volta che arrivava il momento opportuno per offrirlo non lo beveva mai nessuno per paura di apparire egoista , ho tolto dall’imbarazzo i miei ospiti e ho fatto un bel dolcetto.
Vi indico gli ingredienti ed il procedimento:


Ingredienti per una teglia di 20 cm:
2 uova;
Zucchero di canna gr. 100;
farina di mais  gr 80;
Fecola di Patate gr. 60;
Burro sciolto gr. 80;
Mandorle tritate gr. 50;
1 bustina di vanillina;
Indianello un bicchierino da liquore circa 30 gr;
10 gr di lievito per dolci;
Prugne fresche denocciolate gr 300.


Procedimento:


In una ciotola sbattete le uova e poi amalgamate tutti gli ingredienti uno alla volta nell’ordine indicato in precedenza tranne che per le prugne. Preparare la teglia rivestendola di carta forno oppure, imburrando la stessa e cospargendola di fecola. Versate il composto nel recipiente, adagiare sopra le prugne tagliate a fettine. Queste ultime durante l’impasto resteranno al centro della torta mentre l’impasto, lievitando, le sovrasterà. Infornate per 45 minuti in forno statico a 170°.
Il gusto della torta è ottimo con questo liquore perché non ha un sapore molto invadente ma, se non riuscite a trovarlo andrà sicuramente bene anche un altro tipo di liquore dolce alla frutta.



Ottimo dolce, ottimo esperimento!
Buona preparazione Mrs Gra

05/01/15

Roccocò per festeggiare l'Epifania... e per ricordare una musica che non smetterà mai...

I Roccocò sono dolci della tradizione Natalizia Campana prodotti con mandorle, farina, zucchero, canditi e spezie varie. Il dolce è cotto al forno ed ha una forma tondeggiante simile a quella di una ciambella schiacciata della grandezza media di 10 cm. È un biscotto particolarmente duro quindi può essere ammorbidito bagnandolo nel vermouth, nello spumante, nel vino bianco o nel marsala.

La preparazione più antica del dolce risale al 1320 ad opera delle monache del Real Convento della Maddalena. Il nome roccocò deriva dal termine francese rocaille per via della forma barocca e tondeggiante simile a una conchiglia arrotondata.
ll roccocò è il dolce che chiude il pranzo delle famiglie napoletane in occasione dell'8 dicembre (giorno in cui si festeggia l'Immacolata Concezione) e che accompagna tutto il periodo delle feste natalizie. Vengono spesso venduti insieme a raffiuoli, mustaccioli e susamielli, altri dolce tipici della tradizione gastronomica natalizia partenopea
Questi dolci non esistono solo in versione dura ma, sono anche morbidi e di varie dimensioni e forme come quelli della ricetta che mi piace condividere con voi.

Ovviamente anche se di orige partenopee, questo dolce ha trovato largamente posto nei fine menù casertani con, qualche piccola modifica.

Questo biscotto secco è l'ideale da regalare ai vostri bambini come dolce da donare insieme alle altre leccornie nella calza della befana e anche per festeggiare insieme la chiusura delle vacanze invernali che ormai giungono al termine così da poter avere più energia per il ritorno alle consuete attività di tutti i giorni.

Rispetto alla ricetta Napoletana a Carinola (CE), mio paese d'origine, si sostituisce la frutta candita con le bucce fresche di mandarino tagliate a piccoli pezzetti.



Buona preparazione...

Ingredienti:
500 gr di farina "00";
4 uova;
350 gr di zucchero;
150 gr di nocciole;
5 gr di ammoniaca per dolci;
bucce di 2 mandarini;
100 gr di mandorle.

Procedimento:
Formate una fontana con la farina, sbattete al centro prima le uova e poi amalgamate tutti gli altri ingredienti, tranne le mandorle che serviranno da decorazione sulla ciambellina di Roccocò.
Appena l'impasto sarà omogeneo formate le ciambelline oppure, date al vostro impasto la forma che preferite.
Infornate i biscotti in forno statico a 180° per 15/20 minuti fino a quando non raggiungono il colorito che vedete nella foto.







Spero che la ricetta di questo dolce della tradizione vi sia piaciuta ma... le tradizioni della mia Terra mi riportano, oggi, inevitabilmente a rimuginare sulla tristezza per la perdita di un grandissimo musicista Italiano e Partenopeo... Il Grande Pino Daniele!

Mi piace ricordarlo qui alla mia maniera...

Con una grande musica ha accompagnato la mia adolescenza difficile, in una Terra difficile donando speranza quando era difficile sperare, aiutandomi a superare la tristezza dei brutti momenti.
La musica fa grandi cose ma, la musica di Pino Daniele ancora di più!!!

Grazie Pino...
Ti ascolto mangiando un Roccocò ^_^ e tenendo nel mio cuore la tua "Musica Musica"

PINO DANIELE LIVE NAPOLI 2008