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28/03/13

Aprino di Aversa
 
Vino bianco prodotto esclusivamente nella provincia di Caserta. Ha un colore giallo paglierino più o meno carico, un profumo intenso e persistente, fruttato e floreale e un sapore secco, fresco e corposo.

La sua gradaziove alcolica minima è di 10,5 vol. e va servito per rendere al meglio ad una temperatura di 8°- 10°


 
Cerini Storici

Il vitigno Asprinio è presente in Campania sin da epoca remota. E’ un tipico prodotto dell'Agroaversano.. in questa terra nota come Liburia esisteva "un'uva che non aveva eguali”
In epoca normanna Louis Pierrefeu, cantiniere di corte di Roberto d'Angiò, individuò sui dolci
declivi vicino ad Aversa il suolo ideale per impiantare le vai che assicurassero alla corte
normanna una riserva ricca di spumanti. La scelta si rivelò giusta: i tralci ed vite, infatti,
appoggiandosi agli alberi di pioppo, che fungevano da sostegno crescevano in altezza ed a festoni, consentendo così la produzione di quella caratteristica uva divenuta famosa fin dai tempi angioini.
Tale sistema di allevamento della vite “maritata”' al pioppo, cioè con le viti che si appoggiano appunto pioppi, innalzandosi anche oltre i 10-15 metri di altezza, conosciuta sin dall'epoca etrusca, è usata ancora oggi dai viticoltori casertani e prende il nome di "Alberata Aversana". La coltivazione. ad alberata., oltre a rendere uniche  le caratteristiche di questo "grande e piccolo vino", come lo definiva Soldati, offrono uno spettacolo paesaggistico unico al mondo. Scriveva sempre Soldati: "E come era difficile trovargli fratelli, cugini, parenti anche lontani...Non c'è bianco al mondo coli
assolutamente secco come l'Asprinio: nessuno che non si può immaginare se non lo si gusta."
Vitigni: 85%  vitigno Asprinio con aggiunta di Carinaro, Casal di Principe, Casaluce, Casapesenna, Cesa, Frignano, Gricignano di Aversa, Lusciano, Orta di Atella, Parete, San Cipriano di Aversa San Marcellino, Sant'Arpino, Succivo, Teverola, Trentola-Ducenta, Villa di Bruno, e Villa Literno.
Provincia di Napoli nei comuni di Giugliano, Qualiano e Sant'Antimo Teverola

CAPUTO 1890

Corrado Caputo e figli, Mario e Nicola, hanno innovato l’azienda di famiglia fondata nel 1890 e tramandata attraverso quattro generazioni, continuando ad interpretare con passione la ricchezza storico-culturale della produzione enologica della Campania.

La produzione, specializzata in principio nell'Asprinio di Aversa, si è arricchita, con il trascorrere degli anni, dapprima con i vini dell'area vesuviana (Lacryma Christi del Vesuvio bianco, rosso, e rosato), successivamente con i vini dell’Irpinia (Greco di Tufo, Fiano di Avellino e Taurasi), con quelli dell'area napoletana (Falanghina dei Campi Flegrei, il Piedirosso dei Campi Flegrei il Gragnano della penisola sorrentina), con i vini delle colline del Sannio (Falanghina e Aglianico) ed infine con quelli dell’alto Casertano (terre del Volturno,




Casavecchia, Pallagrello e Falerno). A Teverola, sede storica dell’azienda, è situata la cantina principale scavata nelle grotte di tufo del settecentesco palazzo di proprietà della famiglia, dove viene prodotto da oltre vent'anni il Caputo Brut, lo spumante metodo classico che, ottenuto con Asprinio di Aversa, costituisce il frutto di appassionante ricerche condotte da anni per questo antico e nobile vitigno,





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