I vasi che utilizzerete per le vostre conserve vanno sterilizzati prima di essere utilizzati. Ponete i coperchi in una pentola piena di acqua insieme ai rispettivi vasetti e fateli bollire qualche minuto. Tirateli fuori aiutandovi con un cucchiaio di legno che abbia il manico abbastanza lungo. Lasciateli sgocciolare su un canovaccio e appena tiepidi potrete utilizzarli.
Pomodorini secchi sott'olio:
Come vi mostro nella foto postata di seguito ho lasciato seccare al sole per una decina di giorni i pomodori tagliati a metà cospargendoli di sale fino, girandoli spesso. Ho aggiunto qualche foglia di mirto visto che, per caso, in giardino mi sono accorta che non lascia avvicinare le mosche così, nel seccarsi, i pomodori verranno anche aromatizzati al mirto e... vi assicuro che non è niente male il sapore!
Una volta secchi, li ho fatti bollire per 5 minuti in acqua, aceto e un po' di sale. Ho Scolato i pomodori e li ho lasciati asciugare su un canovaccio. Nel frattempo ho preparato un trito di aglio e peperoncino secco e lavato qualche foglia di alloro. Ho fatto degli strati molto pressati di pomodori secchi alternandoli con aglio, peperoncino, origano e alloro. A questo punto è bastato aggiungere olio facendo in modo che questo sovrasti il tutto ed ecco pronta la conserva!
Melanzane sott'olio:
Come vedrete nella fotografia qui sotto, ho tagliato a listarelle le mie melanzane e le ho lasciate a macerare per 24 ore in aceto e sale (non saprei indicarvi la quantità degli ingredienti perché io faccio ad occhio) tenendole coperte e girandole di tanto in tanto. Trascorso un giorno, ho strizzato per bene le melanzane e le ho condite con origano, aglio,peperoncino secco e menta tagliati a pezzetti piccoli. Ho messo il tutto nei vasetti sterilizzati pressando per bene le melanzane. Ho aggiunto olio fino a coprire il tutto. Questa è una delle conserve più LecCornIOse che ci siano. Vi assicuro che fatte in casa sono squisitissime e non hanno niente a che vedere con quella che acquistate sugli scaffali del supermercato...
Peperoncini piccanti ripieni:
Preparare questa conserva mi piace tantissimo perché mi ricorda tanto la mia infanzia e mi fa ridere pensare ai termini dialettali delle mie origini. Il tipo di peperoncino che serve per questa ricetta può essere conservato in diversi modi. Si possono raccogliere verdi e basta solo lavarli e immergerli in un vasetto con l'aceto. Questa preparazione viene definita in dialetto Casertano "E' Papaccelle".
Capite perché mi fa sorridere?
Hanno un nome buffo!!! :-D
Quella che vi propongo io, invece, è una conserva altrettanto gustosa.
I peperoncini piccanti andranno raccolti quando saranno belli rossi, come nella foto. Ho tagliato la parte con il torsolo e ho scavato all'interno in modo da poter riempire il peperoncini lasciandoli macerare con un po' di aceto e di sale per 5 o 6 ore. Passato il tempo necessario ho bollito i peperoncini in acqua, aceto e sale e li ho lasciati asciugare su un canovaccio a testa in giù in modo che sgocciolasse anche l'interno. Per il ripieno ho usato del tonno sott'olio che ho fatto sgocciolare per una decina di minuti e con una forchetta, l'ho ridotto in piccoli pezzetti quasi come se fosse frullato. A questo punto ho aggiunto al tonno le olive di Gaeta, le acciughe, la cipolla e i capperi il tutto tagliato a pezzettini piccolissimi. Ho amalgamato bene gli ingredienti e ho riempito i vasetti con i peperoncini ripieni ponendoli con la parte del buco schiacciata sul vetro del vaso in modo da non far uscire il ripieno. Ho coperto il tutto con Olio e anche con questa succulenta conserva, abbiamo finito!
Vi ricordo solo che, alla fine del lavoro, i tappi dei vasi vanno stretti ben bene e il vasetto ripieno e ben chiuso va fatto bollire ancora.
La provenienza delle verdure usate, così come del peperoncino e la menta è del mio orto per cui Super Biologico... l'Olio è Extra vergine (andate a rileggere quale è la caratteristica principale dell'Olio EVO nel primo post con Etichetta Olio EVO) della provincia di Caserta nel Comune di Carinola, l'origano è di Vibo Valentia del Comune di Cessaniti così come l'aglio, la cipolla di tropea, il tonno è di un noto stabilimento italiano calabrese, le olive di Gaeta, i capperi me li ha regalati un caro amico e arrivano dal salone del gusto di Genova ma, non conosco la provenienza e l'alloro è di un orto Brianzolo a gentile concessione :-)
E' opportuno, prima di assaggiare le vostre delizie, di conservarle per un paio di mesi.
Io ho provato a usare le mie conserve per i regali di Natale e i miei amici ne sono stati felici :-)
Vi auguro una buona, serena e rilassante preparazione.
A presto!!!
Mrs Gra
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